Come già annunciato dal ministro Adolfo Urso, nel 2026 arriverà una nuova misura unica che sostituirà i crediti d’imposta dei piani Transizione 4.0 e 5.0: la proposta, ora formalizzata nella bozza della Legge di Bilancio 2026, segna il ritorno a un sistema già noto alle imprese: iperammortamento e super ammortamento.
Come è noto, il Piano Transizione 5.0, seppur ambizioso, ha mostrato limiti strutturali:
- Solo 1,7 miliardi su 6,3 sono stati utilizzati entro agosto 2025
- Le procedure sono risultate complesse e poco accessibili, soprattutto per le PMI
- Ha escluso settori strategici come ceramica, chimica e siderurgia, a causa dei vincoli ambientali del PNRR
Il credito 4.0 ha invece continuato a dimostrarsi efficace, grazie alla sua semplicità e applicabilità trasversale.
Ora, con la manovra 2026, si torna al modello dell’iperammortamento con le seguenti aliquote:
- 180% per investimenti fino a 2,5 milioni €,
- 100% da 2,5 a 10 milioni €,
- 50% da 10 a 20 milioni €
Sono inoltre previste delle maggiorazioni rafforzate per la transizione ecologica, applicabili se l’investimento consente:
- una riduzione dei consumi energetici del sito ≥ 3%, oppure,
- dei processi ≥ 5%
In tali casi le aliquote diventano:
- 220% fino a 2,5 milioni €
- 140% da 2,5 a 10 milioni €
- 90% da 10 a 20 milioni €
QUALE SARA’ L’IMPATTO SULLE PMI?
L’impatto del nuovo piano iperammortamento sulle PMI sarà misto: comporterà vantaggi per chi ha utile fiscale e pianifica investimenti, ma rischi di esclusione per chi ha bassa redditività o cerca liquidità immediata
Le PMI strutturate che presentano utile fiscale stabile e una buona capacità di pianificazione potranno trarre diversi vantaggi dal nuovo iperammortamento:
- deduzioni fiscali maggiorate per investimenti green
- semplicità procedurale: niente perizie, comunicazioni o certificazioni complesse
- maggiore inclusività settoriale rispetto al piano 5.0, che escludeva molti comparti energivori
Per una larga fascia di PMI, invece, il meccanismo dell’iperammortamento presenta diverse criticità strutturali:
- Se l’impresa è in perdita o ha utile basso, la deduzione non produce vantaggio
- Il risparmio fiscale si realizza in più anni, non subito
- A differenza del credito d’imposta, non si genera cassa
- Non si può sommare ad altri incentivi, come quelli regionali o europei
Per molte PMI, quindi, il vero vantaggio non sarà fiscale, ma operativo e strategico.
CAMBIA IL PARADIGMA: INVESTIRE PER EFFICIENZA, NON PER INCENTIVO
Ecco allora che questo nuovo piano deve essere la svolta per le PMI per cambiare l’approccio al cambiamento, all’innovazione: si deve smettere di agire solo in quanto “beneficiari di incentivi” ma bisogna sentirsi co-protagonisti del cambiamento industriale e culturale.
Non si deve innovare per avere accesso agli incentivi. Si deve innovare per creare valore. Non si deve essere sostenibili solo in presenza di obblighi. Si deve essere sostenibili perché è necessario per restare competitivi e perché è ormai una valuta reputazionale. Si deve puntare sull’efficienza energetica e operativa per i benefici concreti che porta, a prescindere dalle agevolazioni.
Perché investire in monitoraggio energetico conviene comunque per i numerosi benefici che apporta:
- Riduzione dei costi energetici
- Migliore manutenzione e produttività
- Maggiore competitività nella filiera
- Reputazione sostenibile
E c’è di più: ogni investimento in tecnologia, ogni scelta energetica, ogni processo ottimizzato è anche un gesto culturale da imitare, da replicare. La transizione energetica e digitale non si fa da soli: si fa insieme, con partner, fornitori, clienti, territori. E questo “insieme” è già cultura: è il superamento dell’individualismo competitivo verso una logica di ecosistema collaborativo.
COSTRUIRE IL CAMBIAMENTO, INSIEME
Il nuovo piano industriale, quindi, non sarà solo una misura fiscale: sarà un indicatore di maturità del sistema produttivo italiano; un’occasione per ripensare il modo in cui si investe, si innova, si collabora.
In questo scenario, Didelme Sistemi si pone come partner affidabile del nuovo modo di fare impresa: aiutiamo le aziende a trasformare ogni investimento in efficienza, ogni dato in decisione, ogni processo in valore.
Non attendere il beneficio fiscale. Inizia a costruire il cambiamento oggi, con scelte consapevoli, tecnologie intelligenti e una visione condivisa.
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