Per innovarsi ed evolvere in un’ottica di digitalizzazione e Transizione 4.0 le PMI non possono non tenere conto dei vantaggi derivanti dalla tecnologia IoT.
Il fine ultimo dell’Industrial IoT, ovvero gli oggetti sempre connessi dell’Internet of Things è quello di raggiungere la convergenza tra It e Ot, ovvero tra le tecnologie operative tipiche della fabbrica e quelle informatiche ottenendo informazioni aggregate che possono permettere di migliorare i processi produttivi e far ottenere dei vantaggi sotto diversi punti di vista.
I dati, e la loro analisi, rappresentano infatti un elemento fondamentale per le imprese che decidono di abbracciare la quarta rivoluzione industriale.
I vantaggi della tecnologia IoT nella PMI
È evidente il fatto che per un’impresa, grande o piccola che sia, una delle voci che più di ogni altra pesa sul bilancio è quella degli sprechi.
Affidarsi agli oggetti IoT significa sapere in tempo reale quante scorte sono rimaste di un prodotto oppure gestire il sistema di illuminazione in modo tale che in determinate ore della giornata consumi di meno; significa inoltre poter effettuare delle analisi predittive e capire come fronteggiare possibili problemi.
Gli oggetti IoT sono fondamentali anche nel rapporto con i fornitori e con i clienti finali. Se una azienda può conoscere rapidamente i tempi di consegna di un materiale, ad esempio, potrà gestire meglio il proprio lavoro, evitando ritardi con il consumatore finale.
Secondo Giovanni Miragliotta, responsabile scientifico dell’Osservatorio Internet of Things:
" L’emergenza non ha arrestato la crescita dell’Industrial IoT.
Il mercato si sta progressivamente spostando dalla vendita del solo hardware alla vendita di servizi aggiuntivi fra cui spiccano i servizi di tipo informativo come le notifiche push in caso di evento avverso, e quelli per l’energy management.
La possibilità di attivare questi servizi passa dalla capacità di analizzare, gestire e valorizzare i dati raccolti da impianti e macchinari connessi…”
Va infatti sottolineato che nell’Internet of Things la figura dell’uomo non viene soppiantata dalla macchina ma resta assolutamente centrale, poiché la mera raccolta del dato grezzo non porta alcun vantaggio all’azienda.
È necessario unire giuste competenze, una cultura e un approccio corretto all’utilizzo delle nuove tecnologie.
Questi elementi, imprescindibili, spesso mancano alle piccole e medie imprese, che lamentano ridotte competenze e risorse finanziarie e difficoltà di integrazione tecnologica.
Ciò nonostante, secondo i dati dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, il divario fra grandi aziende e PMI in termini di consapevolezza e propensione a innovare in ottica 4.0 si sta gradualmente riducendo.
Per continuare su questa strada è necessario:
- affidarsi agli strumenti giusti: soluzioni pronte all’utilizzo, con tempi di implementazione ridotti e costi accessibili.
- coinvolgere tutte le diverse aree dell’azienda, dal magazzino al post-sales, dal management alle squadre operative;
- formare e informare il personale sui benefici che i sistemi IOT possono apportare in termini di efficienza ed efficacia. Monitorando, ad esempio, in tempo reale l’intera linea produttiva avremo sia risultati di efficienza – come la riduzione di errori, difetti e sprechi energetici– sia di efficacia – come la maggiore flessibilità e rapidità di risposta rispetto a variazioni tempestive della domanda.
Questo tipo di approccio è quello che consentirà alle PMI di adattarsi rapidamente ai cambiamenti e di non essere superate da concorrenti in più rapida evoluzione.