Il costo dell’energia è l’argomento di maggiore attualità; per questa ragione riteniamo interessante fare chiarezza su alcune tematiche importanti legate ai contratti di fornitura e alla lettura delle bollette.
Lo facciamo con l’aiuto di Federico Bevilacqua, presidente e co-fondatore di ASSIUM.
ASSIUM è la prima la prima associazione del settore Utility Management ovvero, di quei professionisti certificati che si occupano di consulenza e gestione dei contratti delle utenze di energia e telefonia.
Dott. Bevilacqua, da quando ASSIUM è nata, oltre due anni fa i costi energetici hanno subito abbassamenti e rialzi esorbitanti causati prima dalla pandemia e poi dalla guerra in Ucraina. Uno dei termini di cui si sente spesso parlare è quello dell’indice PUN, ovvero il prezzo di riferimento dell’energia elettrica rilevato sulla borsa elettrica italiana. Qual è in concreto l’incidenza di questo valore nelle bollette degli utenti finali, siano essi famiglie o aziende?
Il PUN, acronimo di Prezzo Unico Nazionale, è uno dei componenti del costo dell’energia elettrica.
È fondamentale per contratti luce a prezzo variabile e si applica sia per le tariffe relative al mercato di maggior tutela che nel libero mercato.
In poche parole, il PUN corrisponde al prezzo dell’energia stabilito dal mercato elettrico sulla base della domanda e della richiesta di elettricità periodicamente aggiornata. Il prezzo dell’energia sarà più alto in quelle ore in cui è più difficile e costoso produrla, mentre si abbasserà nei periodi in cui la facilità di produzione rende disponibile un grande quantitativo di energia per la vendita.
Essendo determinato sulla base di variabili in costante cambiamento, il valore del PUN cambia ogni giorno e ogni ora e assumerà un valore diverso a ogni chiusura del Mercato del Giorno Prima; di conseguenza, il costo dell’energia elettrica che i fornitori pagano è sempre variabile e si riflette sui prezzi che vengono offerti ai consumatori finali. Questo è il nesso tra il PUN e le tariffe energia.
Negli ultimi 12 mesi Il prezzo del PUN è aumentato anche di 5 volte, tale incremento ha impattato e impatterà sui costi delle bollette.
Va comunque detto che nel mercato esistono anche offerte a prezzo bloccato, per uno o più anni, che permettono al consumatore finale, privato o azienda, di pagare appunto un prezzo fisso e invariabile per tutta la durata del contratto. In questo caso al variare del PUN non varia il prezzo pagato dal cliente.
In bolletta ci sono molte voci: alcune sono legate al fornitore scelto, altre invece vengono stabilite dall’Autorità competente. In che misura è quindi possibile diminuire il costo della bolletta cambiando fornitore
In bolletta esistono altre voci oltre al prezzo della materia prima. Quelle definite dall’autorità, e quindi non negoziabili, incidono normalmente per un 35% sul totale della fattura. In questo periodo di forte aumento dei prezzi il governo le ha azzerate per contrastare il fenomeno del caro bollette.
Il cambio del fornitore sicuramente può incidere ma ci deve essere prima la consapevolezza di operare in modo corretto.
L’energia e il gas che arriva nelle case o nelle aziende è la stessa, la qualità della fornitura non cambia. Occorre valutare se il fornitore è puntuale e preciso nell’invio delle fatture, nel calcolo dei consumi e dei conguagli, infine nel servizio di post vendita.
Sul tema prezzo invece è importante conoscere il mercato, i prezzi e la tipologia delle offerte. Circa questo tema occorre essere o avere un consulente preparato, un Utility Manager, che possa consigliare la strategia di acquisto più conveniente. Cambiare fornitore senza queste valutazioni non sempre porta benefici concreti.
Come titolare di un’impresa di Utility Management, la “FBC Italia”, ha deciso di introdurre presso alcuni dei suoi clienti il sistema di monitoraggio Energy Insight.
Lo stesso hanno fatto alcuni suoi colleghi Utility Manager, tra l’altro soci ASSIUM.
La scelta è stata quindi quella di proporre ai vostri clienti un duplice servizio: aiutarli a risparmiare PRIMA, aiutandoli a tenere sotto controllo consumi e sprechi (anche grazie all’invio di alert e notifiche) e aiutarli DOPO con la consulenza sulla bolletta. È un servizio a 360° nell’ottica dell’efficientamento.
Che riscontro sta avendo dai suoi clienti?
Il riscontro è sicuramente positivo. Conoscere i propri consumi è il primo passo verso un percorso di efficientamento energetico.
La bolletta purtroppo ci dice, a posteriori, quanto abbiamo consumato nelle 3 fasce definite dall’autorità ma non ci dice come e perché.
E’ quindi opportuno installare dei sistemi di monitoraggio che in tempo reale possano fornire queste informazioni per poter procedere poi ad interventi mirati di efficienza.
Con la bolletta lavoriamo sui prezzi, con i dati di un sistema di monitoraggio si lavora sui consumi.
Il prossimo 10 Novembre 2022 ASSIUM sarà organizzatrice di un grande evento presso il Castello Tolcinasco Golf & Resort alle porte di Milano dal titolo “I super poteri dell’Utility Manager: dal valore delle relazioni alla potenza della formazione. Scenari possibili e visioni su sostenibilità economica ed ecologica delle utilities”.
Un titolo ambizioso e ospiti di grande rilevanza.
Quali sono le aspettative e le speranze rispetto all’evento e più in generale riguardo al ruolo dell’Utility Manager nell’imminente futuro?
A distanza di quasi 2 anni dall’uscita della norma UNI, Assium è cresciuta molto, sia in termini numerici che in termini di visibilità.
La pandemia prima e la guerra poi hanno accentuato ancora di più il problema che abbiamo sempre vissuto da consumatori: a chi affidarsi?
Proprio in momenti come questi, dove l’Utility Manager di fatto non può risolvere il problema dei prezzi e nemmeno le società di vendita, occorre dare ai consumatori ascolto. Essere un punto di riferimento in grado di spiegare come affrontare la situazione oggi e come comportarsi in futuro per evitare di trovarsi impreparati in momenti come questo.
Ecco la sfida per il futuro. Una sfida che si potrà vincere solo col “potere della relazione”, ovvero con l’ascolto, stando vicini ai clienti, senza avere l’intento di vendere qualcosa, ma trasferendo competenza e professionalità.
L’intento di Assium rimane tale e quale al giorno in cui è stata costituita l’associazione: rendere la certificazione obbligatoria per chiunque eserciti questa professione. Purtroppo sulla nostra pelle abbiamo capito quanto sia importante e determinante avere competenze.
Grazie a Federico Bevilacqua per il contributo.