Il 2022 sta per terminare lasciando negli imprenditori una nuova consapevolezza: la necessità di attuare azioni di efficientamento e di risparmio energetico anche nelle PMI e non più solo nelle grandi aziende energivore obbligate per legge a fare la Diagnosi Energetica e quindi a tenere maggiormente sotto controllo i consumi.
Il risparmio energetico, ricordiamolo, deve avere come base la consapevolezza. Quando parliamo di risparmio non ci riferiamo al puro taglio dei consumi ma piuttosto ad interventi mirati di efficientamento energetico che permettono di produrre allo stesso modo (o meglio) consumando meno e meglio.
Per essere efficienti quindi servono dei dati e serve qualcuno che li analizzi…
Da qui la difficoltà delle PMI di attuare interventi di efficienza energetica per svariati motivi: mancanza di personale preposto o di tempo, scarsa formazione, budget destinati quasi sempre al altro… La letteratura di settore è ricca di articoli su questo argomento e ne abbiamo parlato anche noi in passato.
Ma ora le cose sono cambiate. I piccoli imprenditori davanti alle più recenti bollette hanno capito l’antifona e stanno cercando di attivarsi.
La nostra esperienza quotidiana lo dimostra. Sono sempre più numerose le piccole aziende che ci contattano per installare un sistema di monitoraggio: pizzerie e ristoranti, piccoli alberghi, aziende agricole, piccole o medie imprese artigiane o manifatturiere….
Per queste tipologie di aziende l’investimento per un sistema di monitoraggio è davvero contenuto, intanto perché tendenzialmente non hanno un elevato numero di utenze da dover monitorare e poi perché già il profilo di carico, ottenuto con il solo controllo del quadro generale e poco altro, permette di ottenere informazioni essenziali per guidare gli interventi di efficientamento e risparmio energetico.
Facciamo un esempio.
EFFICIENTAMENTO E RISPARMIO ENERGETICO NELLE PMI: IL CASE STUDY RICAMIFICIO
Il grafico che segue si riferisce ai consumi di un Ricamificio in provincia di Varese che, avendo ricevuto una bolletta particolarmente alta anche in Agosto con lo stabilimento chiuso per la maggior parte del mese, ha deciso di investigare e ha installato il nostro sistema di monitoraggio energetico.
Per il momento l’indagine si è fermata ad un’installazione base, per tenere sotto controllo il profilo di carico complessivo dell’azienda senza scendere nel dettaglio, ma le informazioni ottenute sono state fondamentali.
Grazie ad esse la dirigenza ha attuato già dalla prima settimana un intervento di efficientamento in termini di spegnimento di utenze non necessarie che ha abbassato in maniera sensibile il profilo di carico eliminando i picchi anomali e riducendo l’assorbimento di stand-by.
Nel grafico che segue si mostra il confronto dell’assorbimento di potenza tra sabato 5 novembre ovvero il primo sabato dopo l’installazione (in arancione), e sabato 12 (in blu).
Se guardiamo gli stessi dati in termini di energia (grafico sotto) vediamo che la riduzione del consumo da un sabato all’altro è di (127,8 – 63,02) = 64,78 kWh.
Al prezzo pagato da questa azienda per l’energia si tratta circa 30 € in un giorno.
Il case-study sul Ricamificio è particolarmente esemplificativo e dimostra che il risparmio energetico nelle PMI parte quasi sempre dalla riduzione dei consumi di stand-by di cui si ha facilmente evidenza grazie ai sistemi di monitoraggio.
Vediamo un altro esempio.
Nel grafico che segue abbiamo messo a confronto il primo Venerdì dopo l’installazione (verde) con i due Venerdì successivi (arancione e blu).
È evidente come i consumi al di fuori dell’orario di lavoro (assorbimento di stand-by) si siano notevolmente abbassati. Le procedure di efficientamento comportamentale messe in atto dalla dirigenza, grazie ai dati ottenuti da Energy Insight, hanno restituito risparmi immediati.
Monitorare i consumi energetici di una PMI ha un costo trascurabile paragonato ai benefici immediati che può far ottenere quali:
- scoprire l’incidenza sulla bolletta dei consumi di stand-by
- avere evidenza di picchi anomali di consumo
- adeguare la potenza contrattuale alle proprie esigenze
- migliorare la propria efficienza energetica comportamentale
- incrementare sostenibilità e risparmio
E’ utile ricordare inoltre che ci sono svariate agevolazioni regionali e camerali destinate all’efficienza energetica delle PMI che includono l’acquisto di sistemi di monitoraggio dei consumi.
E fino al 31/12 il credito d’imposta previsto per questi beni è del 40%, poi dal 2023 passerà al 20% quindi val la pena non rimandare!