Industria 5.0 (o Transizione 5.0) è il nuovo piano italiano per il sostegno all’innovazione e al risparmio energetico delle imprese del nostro Paese e previsto dalla revisione del PNRR.
Annunciato con in dote 6,36 miliardi di euro, sostituisce il piano 4.0 e lo integra con i tre concetti chiave di sostenibilità, centralità della persona e resilienza.
Il passaggio da Industria 4.0 a Industria 5.0, infatti, porta con sé un cambio di passo sostanziale in cui l’attenzione si posa sull’essere umano, sia all’interno dello spazio lavorativo che nel contesto sociale. Industria 5.0 non si focalizza tanto sulle tecnologie in quanto tali ma su come esse sono utilizzate con successo dai lavoratori, considerati asse portante del processo produttivo.
Le innovazioni tecnologiche vanno utilizzate, da un lato, per creare soluzioni di well-being negli spazi di lavoro e svago al fine di migliorare il benessere del lavoratore (identificandone i bisogni), dall’altro per rendere l’azienda più attrattiva e migliorare l’impatto che essa ha sulla società (sostenibilità ambientale, sviluppo economico, sviluppo sociale).
I temi, come si vede, si intrecciano perfettamente con i criteri ESG.
Gli incentivi previsti per le aziende andranno in tre direzioni.
Formazione
Ormai da tempo è evidente che le carenze della PMI nell’applicazione di soluzioni di intelligenza artificiale e automazione non dipendono dalla mancanza di dati ma dalla carenza di competenze interne.
Il programma propone, pertanto, delle agevolazioni sotto forma di credito d’imposta per agevolare le spese sostenute per formare il personale nell’acquisizione delle competenze necessarie per la transizione verde delle imprese (ovvero nell’utilizzo di strumenti e soluzioni che riducano il consumo energetico e l’impatto ambientale)
Autoconsumo ed Energia Rinnovabile
Questa misura prevede contributi per l’acquisto di sistemi e tecnologie digitali che consentano la produzione diretta di energia rinnovabile per l’autoconsumo immediato o attraverso sistemi di accumulo e stoccaggio.
Risparmio energetico
L’obiettivo è sostenere le aziende nell’acquisto di soluzioni mirate ad una maggiore efficienza energetica e transizione ecologica.
Le agevolazioni, sotto forma di credito d’imposta prevedono aliquote crescenti all’aumentare degli obiettivi di efficientamento energetico raggiunti.
L’intensità del beneficio fiscale aumenta in base ai miglioramenti effettivamente conseguiti.
Gli obiettivi minimi di riduzione dei consumi energetici sono del 3% del fabbisogno aziendale o del 5% dei consumi di uno specifico processo.
Per dimostrare il raggiungimento di questi obiettivi si utilizzerà il sistema della doppia certificazione.
Per essere ammissibile, il progetto sarà certificato “ex ante” (cioè prima di effettuare l’investimento) da un valutatore indipendente che attesti che il progetto di innovazione rispetta i criteri di ammissibilità relativi alla riduzione del consumo totale di energia.
Successivamente sarà necessaria una seconda certificazione “ex-post”, a investimento ultimato, per attestare l’effettiva realizzazione degli investimenti in conformità alle disposizioni della certificazione ex-ante.
Proprio in relazione a quest’ultimo punto, val la pena ricordare che diventa indispensabile per le aziende possedere un sistema di monitoraggio dei consumi.
Il sistema di monitoraggio Energy Insight si installa in maniera facile e veloce e puoi averlo operativo in azienda in brevissimo tempo.
Il piano Industria 5.0 sarà formalizzato da un decreto-legge atteso entro il primo trimestre del 2024.
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